Castagne secche

Castagne secche, bontà tutto l’anno

Castagne secche, uno dei modi per godersi le castagne nel corso dell’intero anno solare.

Castagne secche

Lo sappiamo bene. Sia chi lavora nel settore della ristorazione sia gli appassionati sentono la mancanza delle castagne fresche da quando finisce l’inverno a quando comincia la stagione della raccolta. Tra luglio e agosto c’è perfino chi conta i giorni per la raccolta della tempestiva. Eh sì, la passione per le castagne non lascia scampo, e allora come si fa? Si ricorre al prodotto conservato, che può essere utilizzato in diversi modi in cucina.

Accanto alle castagne in barattolo e le castagne del prete, la versione più amata di questo frutto è sicuramente rappresentata dalle castagne secche. Accade per un semplice motivo: il sapore non si discosta troppo da quello delle castagne fresche. Giusto per capire, quando mangiamo le castagne in barattolo, esse hanno subito un’osmosi con la grappa che le ha ospitato e quindi a loro volta ne hanno preso un po’ di sapore. Con le castagne secche questo non accade.

Gli utilizzi più frequenti che si fanno in cucina delle castagne secche sono due. Il primo prevede di tritarle, per utilizzarle in preparazioni differenti, in particolare dessert ma anche carni, verdure (come le vellutate per esempio) o primi piatti. A volte anche per i pesci, ma solo quando sono molto saporiti come lo sgombro. L’altro utilizzo prevede di ammorbidire prima le castagne secche in acqua ed è molto frequente per le ricette in umido.

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