Vendita castagne

Vendita castagne, passione e impegno

La vendita castagne può affascinare, ma c’è qualcosa di importante da sapere prima di intraprendere questo mestiere.

Vendita castagne

Ci sono dei mestieri che possono apparire affascinanti dai non addetti ai lavori. Ovviamente – a livello ideale – chi li ha scelti è perché ha studiato per farli, si è impegnato, ha una predisposizione naturale e un certo interesse. E il mestiere della vendita castagne non fa differenza. Dall’esterno essa potrebbe apparire l’occupazione ideale per molti, semplice e remunerativa. Ma come per ogni occupazione, appunto, non è per tutti.

Infatti, come per ogni mestiere, la vendita castagne non è semplice. Si tratta infatti di un lavoro che richiede tempo, pazienza e passione: la castagna deve essere seguita nel suo percorso di maturazione e rinnovamento nel corso dell’intero anno – e poi c’è la raccolta, la cernita, la pezzatura e così via. La filiera dei frutti deve essere sicura, perché il venditore ha il dovere di assicurare ai clienti la miglior qualità al miglior prezzo possibile infatti.

C’è da aggiungere che bisogna avere conoscenze agronomiche, riuscire a comprendere il meteo e le stagioni. Bisogna applicarsi. Per cui noi vi diciamo che sì, vendere castagne è un bel mestiere, un mestiere bellissimo, ma i risultati si ottengono attraverso l’unione di passione (che da sola però non basta) e ovviamente impegno.

Ingrosso castagne

Ingrosso castagne, in arrivo le castagne fresche

Ingrosso castagne: tra poco l’avvio della stagione delle castagne fresche per ristoratori e caldarrostai.

Ingrosso castagne

La fine dell’estate significa una cosa molto importante per noi italiani che rispettiamo il ritmo delle stagioni: a brevissimo saranno di nuovo disponibili le castagne fresche. E questo significa che sarà disponibile l’ingrosso castagne dedicato in particolare ai caldarrostai e ai ristoratori, ma anche a tutti coloro che ne abbiano bisogno – come per esempio organizzatori di sagre della castagna, che vengono predisposte in tutta Italia.

Certo, le castagne sono disponibili tutto l’anno in versione conservata – castagne in barattolo, castagne del prete, nzerta e così via – ma le castagne fresche sono un’altra cosa – soprattutto per chi deve preparare le caldarroste per lavoro, come i caldarrostai, e si deve servire quindi dell’ingrosso castagne.

In generale, pensiamo che le castagne fresche quest’anno presenteranno un ottimo rapporto qualità-prezzo. Il tempo meteorologico è stato clemente con i castagni e in Campania non abbiamo avuto problemi con il cinipide dei castagni, un parassita che in passato ci ha dato molto da pensare.

Oltre le caldarroste, sono tante le preparazioni che si potranno realizzare a partire dalle castagne fresche, come la zuppa di castagne, un piatto della tradizione contadina e montana, ma anche risotti, cotture in umido per contorno alle carni, come la cacciagione specialmente, e così via.

Castagne

Castagne e prodotti tipici della Campania, consigli

Le castagne, le mozzarelle di bufala, il vino, i pomodori da pendola e molto altro. Ecco quali sono i più amati tra i prodotti tipici della Campania.

Castagne

Le castagne sono tra i prodotti tipici più importanti della Campania, ma non sono i soli. Da tempo immemore, infatti, le castagne – insieme ai derivati, come la farina di castagne naturalmente – costituiscono una grossa parte dell’alimentazione delle comunità contadine e montane. Con questo ingrediente si faceva il pane, si faceva la zuppa e molte altre ricette della quotidianità.

Quando si parla di prodotti tipici della Campania, non si può tralasciare la mozzarella di bufala – lattiginosa, morbida, gustosa, viene sottoposta a una complessa filiera di qualità, in cui diventa un prodotto d’eccellenza e finisce sulla nostra tavola. La mozzarella di bufala campana può accompagnarsi a un buon bicchiere di vino, come un Aglianico o un Falanghina, per citare alcuni dei vini più amati del territorio.

Per quanto riguarda gli ortaggi, ci sono i pomodori da pendola, che vengono raccolti in delle “collane” – un po’ come accade alla castagna con la nzerta – e conservati in questo modo per l’inverno, restando succosi all’interno. Si accompagnano benissimo, per esempio, con il pane o, a salsa, con la pasta di Teano. Chiudiamo con il gusto raffinato dei funghi porcini, che non hanno bisogno di alcuna presentazione.