Le caldarroste vengono consumate spesso a fine pasto: ecco perché, secondo noi, è un’ottima idea.
Le caldarroste non vengono consumate esclusivamente in certe occasioni. Certo, quando ci leggete qui, vi restituiamo sovente l’immagine di alcune persone riunite intorno al camino a bere vino rosso e a sbucciare castagne calde con le dita annerite. Non è un sogno, è qualcosa che capita, occasionalmente ovvio. La norma è il consumo quotidiano delle castagne. E come avviene questo consumo quotidiano?
Semplicemente: le caldarroste si consumano a fine pasto. C’è intanto un’ottima ragione pratica: preparare le caldarroste a fine pasto consente di farle al momento e quindi di consumarle calde, dopo aver mangiato tutto il resto. Inoltre, sono un ottimo dolce naturale e quindi – a meno che non ne consumiate chili e chili ogni giorno – sono decisamente più dietetiche di un dolce – e certamente più genuine nel caso di dolci che non siano fatti in casa.
Ovviamente non possiamo dimenticare che le castagne possiedono delle importanti proprietà nutrizionali e che le castagne preparate in questo modo – per via del tipo di cottura – le lasciano praticamente immutate. Tra queste ci sono l’acqua e le fibre, ma anche tantissimi sali minerali e una piccola parte di acido folico, che fa bene alle donne in dolce attesa. Per cui: benvenuto autunno, bentornate carissime castagne fresche!