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Marmellata di castagne, gli utilizzi in cucina

La marmellata di castagna può essere un ingrediente interessante da utilizzare sulla tavola in molti modi, non solo per i dolci.

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C’è chi la ama alla follia. La verità è che la marmellata di castagne differisce da tutte le altre marmellate e mostarde che si possano preparare o acquistare. La ragione è nel gusto stesso della castagna, farinosa ma non troppo, dolce ma non stucchevole: la marmellata di castagne è davvero un alimento interessante e i suoi utilizzi non sono da trascurare.

Oltre alla colazione, la marmellata di castagne può entrare in innumerevoli ricette di dolci, da quelle mattiniere come crostate o torte con gelatina, rotoli di sfoglia o con pasta brisée e così via. Una ricetta da provare consiste nel mescolare la marmellata di castagne come ripieno di una torta a delle castagne lesse.

La più grande qualità di questa marmellata è appunto il fatto che non è troppo dolce e quindi non è stucchevole, come accade con altre marmellate. Un utilizzo insolito per la marmellata di castagne è servirla con i formaggi, in particolare quelli stagionati. Bisogna evitare gli erborinati e magari i formaggi di capra, ma i pecorini e i vaccini possono essere accostati in maniera vincente alla marmellata di castagne.

Marmellata di castagne, cosa sapere

Ci sono vari modi per preparare la marmellata di castagne: noi ve ne proponiamo uno che può essere utilizzato per tutto l’anno e non solo quando ci sono in commercio le castagne fresche.

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Il metodo che vi proponiamo per la preparazione della marmellata di castagne consiste nel mettere a bagno in acqua una certa quantità di castagne secche per 24 ore. Passato questo tempo, le castagne devono essere liberate dalle pellicine rimaste e devono essere lessate per poi venire passate con un passaverdura.

La fase successiva consiste nell’aggiungere una quantità di zucchero che è pari al peso iniziale delle castagne – che al momento potrebbe essersi ridotto alla metà. Quindi deve avvenire una cottura per un tempo di circa mezz’ora. Infine, la marmellata va posta in barattoli sanificati e deve essere consumata non troppo in là nel tempo – ma immaginiamo che non sarà esattamente un problema.

L’utilizzo delle castagne secche è importante, perché sono disponibili nel corso dell’intero anno e non solo e semplicemente dopo i periodi di raccolta, in autunno. In questo modo, chi ama questa dolcissima preparazione potrà goderne quando preferisce, senza attendere inutilmente l’avvicendarsi delle stagioni. La marmellata di castagne può essere utilizzata come merenda ma anche all’interno di crostate o altri dolci.

Castagne: per tutti i gusti e le stagioni

Non solo inverno, un frutto gustoso come le castagne sono da conservare in molti modi e consumare tutto l’anno.

Le castagne sono il frutto di un albero disponibile nei mesi autunnali e invernali. Ma in realtà esistono molti modi per goderne durante tutto l’anno, magari attraverso la marmellata (crema di marroni), che viene spalmata la mattina su fette di pane fresco e dorato. La marmellata di castagne non è però gradita a chiunque, per via del fatto che rappresenta praticamente un ossimoro, presentando un gusto delicato eppure deciso. La caldarrosta invece accomuna un po’ tutti gli italiani e non potrebbe essere altrimenti.

Le castagne sono un prodotto tipico italiano che si presta a moltissime preparazioni, in particolare come contorno per le carni, soprattutto quelle di cacciagione, da preparare al vapore con la salsa agrodolce. Ma cosa sono le castagne e cosa contengono?

La castagna fa parte della frutta secca, come le arachidi, i pistacchi, le mandorle e le nocciole. All’esterno si presenta con un riccio che la racchiude e la protegge, fino alla sua raccolta e al suo utilizzo. Possiede anche una buccia che viene leggermente tagliata quando si preparano le caldarroste, per poi essere tolta solo a cottura ultimata.

Le castagne fresche contengono fino al 50% d’acqua, ma nella loro versione essiccata questo contenuto si attesta al 10%. Ogni etto di questo prodotto tipico fornisce un apporto calorico di 200 kcal: la castagna contiene soprattutto fibre, glucidi zuccherini, proteine e pochissimi grassi. Tra le altre sostanze contenute vanno annoverate potassio, magnesio, calcio, zolfo, fosforo e vitamine, come la B1, la B2, la PP e la C.

Tra i piatti tipici più amati che prevedono la castagna c’è il Mont Blanc, ossia il Monte Bianco, tanto decantato da Nanni Moretti nel film “Bianca”. Questo dolce prevede la presenza di castagne, latte, zucchero, panna montata, cacao, rum, semi di finocchio e sale. Come insegna Moretti, però, quando lo si consuma, bisogna far attenzione a non fare il tunnel: il Mont Blanc si regge su un equilibrio delicato, se si svuota il ripieno, la castagna, per quanto buonissima, da sola non ha senso.